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Art. 2 D.Lg. 105/15 Ambito di applicazione [Art. 2 Dir. 2012/18/UE]

Domande generali sull’ambito di applicazione

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Esclusioni

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 3 D.Lg. 105/15 Definizioni [Art. 3 Dir. 2012/18/UE]

Definizioni

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Sostanze pericolose

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 13 D.Lg. 105/15 Notifica [Art. 7 Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Primo invio della notifica

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Problematiche di carattere generale relative alla trasmissione online di notifica ed Allegato 5

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Problematiche relative alla compilazione delle sezioni della notifica ed alla sua trasmissione online a Ispra

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 17 D.Lg. 105/15 Valutazione del Rapporto di Sicurezza [Art. 10 Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 19 D.Lg. 105/15 Effetto Domino [Art. 9 Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 20 e Allegato 4 D.Lg. 105/15 Piani di Emergenza [Art. 12 e Allegato IV Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 22 D.Lg. 105/15 Controllo dell’urbanizzazione [Art. 13 Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 19 Dir. 2012/18/UE – Divieto di esercitare l’attività
Non trova corrispondenza diretta. Corrisponde all’art. 28 comma 8 D.lgs. 105/15

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Art. 27 D.Lg. 105/15 Ispezioni [Art. 20 Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Allegato 1 D.Lgs. 105/15 Sostanze Pericolose [Allegato I Dir. 2012/18/UE]

Argomenti trasversali

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Allegato 1 parte 2 D.Lgs. 105/15 Sostanze pericolose specificate - Allegato I parte 2 Dir. 2012/18/UE

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Prodotti petroliferi & combustibili alternativi

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Argomenti connessi alle note dell’Allegato 1 D.Lgs. 105/15 - Allegato I Dir. 2012/18/UE

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Allegato 2 D.Lgs. 105/15 Rapporto di Sicurezza [Allegato II Dir. 2012/18/UE]

Generalità

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

Modalità di presentazione del RdS

Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Esempio: Un edificio o un vagone ferroviario nei quali l’amianto era usato come materiale da costruzione (per esempio, pannelli di amianto).

Risposta: No, l’amianto non ha una classificazione contemplata nell’allegato I della direttiva Seveso III. La definizione condivisa di “sostanze pericolose” prevede che ci possano essere casi non contemplati, sebbene possa esistere una motivazione teorica per suggerire che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro come essi siano soggetti ad essa, per esempio l’amianto usato nei materiali per la costruzione di edifici.
La demolizione di un edificio non è normalmente considerata un’attività assoggettabile alla direttiva, nè la demolizione dei vagoni ferroviari contenenti amianto. Allo stesso modo le attività di rimozione dell’amianto utilizzato negli edifici o nei mezzi di trasporto non si considerano assoggettabili alla direttiva.
Tuttavia un sito la cui attività è la demolizione dei vagoni contenenti materiali tossici potrebbe esserlo; in generale questi materiali dovrebbero essere trattati come rifiuti. (Fonte MinAmb)


Question: Does the Seveso-III-Directive apply to the demolition of a building or means of transport containing asbestos?

Example: A building or a railway carriage in which asbestos was used as construction material (e.g. asbestos board).

Answer: No. Asbestos typically has no classification that would be covered by Annex I to the Seveso-III-Directive.
The agreed interpretation of “dangerous substances” notes that there may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Directive, are clearly not intended to be covered.
e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.
A building in demolition would not normally come under the Seveso-III-Directive, nor would a railway carriage in demolition. Similarly, the removal of asbestos board used in buildings or means of transport is not within the scope of the Seveso-III-Directive.
However, a site whose activity was the demolition of railway carriages containing toxic materials could do so; in general the materials concerned would be treated in the same way as waste.

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