L’edizione 2022 della UNI ISO 11228-1: nuovi criteri per valutare il rischio del sollevamento di carichi e trasporto

L’Art.167 del D. Lgs. 81/08 definisce Movimentazione Manuale dei Carichi l’insieme delle “operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano rischi di patologie da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso-lombari”.

Il D. Lgs. 81/08 richiama esplicitamente nell’Allegato XXXIII la serie delle Norme ISO 11228 come riferimento tecnico per la corretta valutazione del rischio:

  • UNI ISO 11228-1 (Ed. 2022) – sollevamento di carichi e trasporto;
  • UNI ISO 11228-2 (Ed. 2009) – traino e spinta;
  • UNI ISO 11228-3 (Ed. 2009) – movimenti ripetuti arti superiori

Tra queste, la UNI ISO 11228-1 è stata revisionata a Marzo 2022, introducendo alcune novità nei criteri valutativi.

La norma è relativa a “Ergonomia – movimentazione manuale – Parte 1: Sollevamento, abbassamento e trasporto”.

Restano in vigore, invece, le norme Parte 2 (traino e spinta), applicata nella precedente revisione, e Parte 3 (movimenti ripetuti degli arti superiori) nelle revisioni sopra indicate.

La nuova metodologia di valutazione

La Norma ISO 11228-1 tratta in maniera specifica i limiti raccomandati per sollevamento, abbassamento e trasporto manuale in relazione a intensità, frequenza e durata del compito lavorativo.

La nuova edizione della norma conferma l’approccio di valutazione per step, la positiva verifica di ciascuno dei quali consente il passaggio a quello successivo. In caso contrario, la valutazione deve essere approfondita e, solo se il limite risulta accettabile, è possibile proseguire con i successivi step.

La nuova revisione prevede, per ciascuna operazione comportante il sollevamento-trasporto di carichi di peso superiori a 3 kg, le seguenti fasi:

  • Step 1: Screening iniziale di verifica del rispetto delle masse di riferimento, indicate nell’Annesso B della norma
  • Step 2: Valutazione speditiva per le operazioni di sollevamento e trasporto, secondo i criteri contenuti al punto 4.2.2.2 e applicazione delle relative tabelle 1, 2, 3 e 4
  • Step 3: Verifica del rispetto dei limiti (RML) e calcolo dell’indice di rischio (LI) secondo l’Annesso D della norma
  • Step 4: Verifica dei valori limite raccomandati per le delle masse cumulate secondo il punto 4.2.3.2
  • Step 5: Verifica dei valori limite raccomandati in funzione della distanza, altezza e altri fattori di influenza.

In prima istanza devono essere applicati gli step 1 e 2.

Se al termine di tali passaggi vengono evidenziate operazioni “critiche” ai sensi della norma, è necessario adottare interventi di riduzione del rischio, secondo i criteri contenuti nell’Annesso A.

Se, al contrario, le risultanze dello step 2 portano alla definizione di accettabilità del rischio – sia per le operazioni di sollevamento, sia per quelle di trasporto – non sono necessari ulteriori approfondimenti.

Infine, in caso di giudizio sospeso, si prosegue con il calcolo dell’RML (massa limite raccomandata), attraverso la formula che prende in considerazione, oltre ai parametri già contenuti nella precedente revisione 2009 della norma – distanza verticale di presa, distanza di spostamento, profondità, rotazione, frequenza e durata -, i seguenti parametri:

  • qualità della presa
  • utilizzo di un solo arto
  • presenza di più operatori
  • durata di movimentazione superiore a 8 ore (vedi scheda di calcolo in Annesso E).

Successivamente, viene calcolato l’indice di rischio LI – lifting index – per ciascuna operazione. Anche quando l’indice di rischio risulti inferiore a 1, è comunque necessario applicare gli step 4 e 5, con i parametri di calcolo corretti in base ai criteri contenuti nelle tabella H1, H2 e H3. Al termine dell’applicazione, viene stabilito se il rischio per ciascuna operazione risulti accettabile e non necessiti di ulteriori azioni di miglioramento.

Lo Schema di flusso MMC (tratto dalla norma) riporta in modo dettagliato i passaggi.

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