Il D.Lgs. 334/99 offre uno strumento prezioso per gestire la compatibilità tra attività industriali e territorio.
Il Decreto, attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, contiene importanti novità, molte delle quali di interesse per le Amministrazioni locali.
Nel decreto si parla infatti di controllo dell’urbanizzazione, verifica dei piani regolatori, compatibilità territoriale, aree ad elevata concentrazione industriale, informazione alla popolazione, consultazione della popolazione per nuove autorizzazioni.
I Sindaci avranno il compito di verificare che i piani regolatori e le loro varianti siano congruenti con la sicurezza dell’ambiente e della popolazione e devono adottare appropriati provvedimenti affinché siano mantenute opportune distanze tra gli impianti a rischio e tra gli stessi e le zone residenziali, quelle particolarmente sensibili o frequentate dal pubblico, ecc.
Fino a quando questa attività di grande rilievo per il cittadino risultava non essere regolamentata, non veniva neanche presa in considerazione da parte delle amministrazioni locali. Si erano così create frequenti situazioni di incompatibilità tra realtà industriali adeguate al preesistente contesto urbanistico, che improvvisamente si trovavano inglobate in un contesto residenziale, se non addirittura urbano, con forti disagi sia per l’azienda, sia per chi, inconsapevolmente, veniva ad abitare in un’area dalle caratteristiche diverse da quelle attese.