Le novità introdotte dal testo comunitario.

Il Ministero dell’Ambiente è attualmente alla seconda stesura del testo di recepimento nazionale della Direttiva Seveso III, la cui entrata in vigore avverrà entro il 1 giugno 2015.

Di seguito si riporta un primo approfondimento sulle novità che si possono evincere dal testo comunitario, salvo analizzare il recepimento nazionale (che presenta numerose peculiarità) non appena il testo sarà definitivo.

La modifica cosiddetta SEVESO III è scaturita dalla necessità di adeguare la Direttiva al Regolamento CLP su Classificazione, Imballaggio ed Etichettatura delle sostanze chimiche (1272/2008/CE).

Conseguentemente ampio dibattito è intercorso sulle modalità di aggiornare l’Allegato I (elenco delle sostanze pericolose di interesse per gli scopi della Direttiva).

Successivamente la proposta è stata strutturata come una riscrittura ragionata dell’intera Direttiva; introducendo, oltre alla modifica dell’allegato I, anche alcune delle novità del trattato di Lisbona, nonché le risultanze dell’esperienza maturata dal 1996 al 2010, e le indicazioni concordate in seno al Committee of Competent Authorities (CCA) responsible for the implementation of Directive 96/82/EC.

I principi informatori della modifica sono pertanto stati:

  • Sostanziale mantenimento dell’impianto della Dir. 96/82/CE;
  • Mantenimento dell’approccio (due livelli di applicazione);
  • Chiarimenti ed aggiornamenti in merito ad alcune disposizioni;
  • Miglioramento dell’attuazione ed enforceability;
  • Esclusione di ulteriori oneri amministrativi.

Le principali modifiche proposte sono:

  • adeguare l’allegato I (campo di applicazione) alle modifiche del sistema comunitario di classificazione delle sostanze;
  • introdurre meccanismi correttivi per adeguare l’allegato I alle “future” classificazioni (sostanze che non presentano caratteristiche tali da dare origine ad un pericolo di incidente rilevante);
  • rafforzare le disposizioni relative all’accesso del pubblico alle informazioni sulla sicurezza, alla partecipazione ai processi decisionali e all’accesso alla giustizia, e migliorare il modo in cui le informazioni vengono raccolte, gestite, rese disponibili e condivise;
  • introdurre norme più rigorose per le ispezioni degli impianti per garantire l’attuazione effettiva e il rispetto delle regole di sicurezza;
  • ulteriori modifiche tecniche per chiarire ed aggiornare talune disposizioni, tra cui alcune razionalizzazioni e la semplificazioni per ridurre gli oneri amministrativi superflui.

Per ulteriori approfondimenti, è possibile consultare la sezione del sito dedicata ai Rischi di Incidenti Rilevanti

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