Dal 25 Marzo 2014 è entrato in vigore il D.Lgs. 19 febbraio 2014, n. 19, che introduce il Titolo X bis del D.Lgs. 81/08 relativo alla protezione dalle ferite da taglio e da punta nel settore ospedaliero e sanitario.
Il decreto si applica alle strutture o servizi sanitari, pubblici e privati, in cui sono effettuate attività soggette alla responsabilità organizzativa di un datore di lavoro, comprese quelle svolte da subfornitori, che operino in settori quali ad esempio la sterilizzazione, la pulizia e disinfezione, il trasporto di materiali contaminati, la manutenzione, oltre che l’assistenza sanitaria propriamente detta, svolta dal personale medico e paramedico.
Il decreto richiama l’obbligo del datore di lavoro di
- determinare, nell’ambito della valutazione del rischio, il livello di esposizione a malattie che possono essere contratte in relazione alle diverse modalità operative, tenendo conto anche dell’influenza che l’ambiente di lavoro ha sul livello espositivo stesso.
- adottare misure generali di tutela atte a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, comprendenti:
- idonee dotazioni e attrezzature di lavoro;
- informazione, formazione dei lavoratori;
- partecipazione attiva dei lavoratori e degli RLS alla elaborazione delle politiche globali di prevenzione ed alle attività di sensibilizzazione del personale;
- mettere in atto e promuovere le iniziative volte alla segnalazione e gestione degli infortuni biologici.
- adottare misure specifiche di tutela atte a garantire la salute e sicurezza dei lavoratori, comprendenti:
- idonee dotazioni e attrezzature di lavoro;
- procedure di lavoro formalizzate;
- informazione, formazione dei lavoratori in ordine all’uso corretto dei dispositivi medici taglienti e dei meccanismi di protezione, delle procedure da attuare nella post-esposizione;
- sorveglianza sanitaria dei lavoratori.
- prevedere procedure da attuarsi in caso di ferimento del lavoratore, allo scopo di prestare le immediate cure, inclusa la profilassi post-espositiva, e assicurare la corretta notifica ed il successivo monitoraggio, l’analisi delle cause e l’individuazione delle azioni correttive.