Dall’entrata in vigore del D.Lgs. 12 giugno 2003 n. 233, che aggiungeva al D.Lgs. 626/94 il Titolo VIII-bis “PROTEZIONE DA ATMOSFERE ESPLOSIVE”, l’approccio alla sicurezza relativo alle atmosfere esplosive, a cui oggi è dedicato il Titolo XI del D.Lgs. 81/08, si è senza dubbio evoluto.

Dieci anni di “sperimentazione” sul campo, decine di proposte operative, centinaia di dibattiti sugli orientamenti da adottare, hanno fatto maturare una sensibilità diffusa, e ormai generalmente condivisa, relativamente alle concrete modalità di organizzazione delle attività di valutazione del rischio da atmosfere esplosive.

L’art. 290 del D.Lgs. 81/08 prevede infatti che il Datore di lavoro debba valutare i rischi per i lavoratori derivanti da atmosfere esplosive, prendendo in considerazione tutti gli elementi rilevanti, tra cui, almeno:

  1. la probabilità e la durata della presenza di atmosfere esplosive;
  2. la probabilità che siano presenti e divengano efficaci fonti di accensione;
  3. le caratteristiche dell’impianto, le sostanze utilizzate, i processi e loro possibili interazioni;
  4. l’entità degli effetti prevedibili.

In questo articolo  si vuole affrontare ciò che, a nostro parere, resta ancora da fare in questo campo, nell’ottica di continuo miglioramento della qualità dei risultati e, nel contempo, di riduzione dell’entità delle risorse necessarie per ottenerli, spesso assai rilevanti a causa della complessità del problema. Di seguito un breve video di presentazione del nuovo software Ramses 4, per la valutazione del rischio di esposizione alle atmosfere esplosive.

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