Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro

Il 6 aprile è stato sottoscritto il Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro, in aggiornamento a quello siglato il 14 marzo 2020.

Si evidenzia, in particolare, che nel testo aggiornato del Protocollo:

  • ha trovato conferma il principio fondamentale secondo cui la pandemia ha natura di rischio biologico generico. In questo senso, il contrasto al virus viene attuato attraverso i provvedimenti della pubblica autorità e i Protocolli. Si esclude, quindi, la necessità di effettuare la valutazione dei rischi e l’aggiornamento del relativo documento di valutazione (DVR);
  • è eliminato il divieto di trasferte in Italia e all’estero, ma evidenziata l’opportunità che il datore di lavoro, in collaborazione con il Medico competente e il RSPP, valuti e tenga conto del contesto anche in relazione all’andamento epidemiologico;
  • è confermato il divieto di riunioni in presenza, salvo necessità particolari e fermo restando l’adozione di specifiche misure, quali l’uso della mascherina, la distanza minima interpersonale, la limitazione del numero di persone e l’areazione locali;
  • è confermata la necessità di tampone negativo per poter fare rientro in azienda dopo aver contratto il virus, superando il contrasto con le circolari del Ministero della Salute;
  • si precisa che in caso di condivisione dell’ambiente di lavoro, al chiuso e all’aperto, deve essere usata la mascherina chirurgica o di livello superiore.
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