La gestione del rischio chimico alla luce dei Regolamenti REACH, CLP e del D.Lgs. 81/08
Le principali ricadute dei Regolamenti REACH e CLP sul rischio chimico dei lavoratori riguardano l’aggiornamento della valutazione del rischio in ottemperanza al Titolo IX Capo I e Capo II del D.Lgs. 81/08, nel caso di modifica della classificazione di pericolosità della sostanza o miscela e, conseguentemente, delle misure di prevenzione e protezione che ne derivano:
- informazione, formazione ed addestramento. I lavoratori devono essere opportunamente edotti circa i criteri della classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele pericolose e alle sulle misure di prevenzione e protezione da adottare. La comunicazione dei rischi avviene principalmente tramite le Schede di Sicurezza, che possono essere disponibili anche in forma estesa, integrati con gli scenari di esposizione;
- segnaletica di sicurezza in base ai nuovi pittogrammi introdotti dal Regolamento CLP come previsto nell’allegato XXVI del D.Lgs. 81/2008;
- sorveglianza sanitaria, in relazione alle variazioni di classificazione di agenti chimici pericolosi e cancerogeni e/o mutageni. L’art. 229 del D.Lgs. 81/08 prescrive che siano sottoposti a sorveglianza sanitaria i lavoratori esposti ad agenti chimici pericolosi per la salute rispondenti, in base alla Dir. 67/548/CEE, ai criteri per la classificazione non solo, come già previsto dal D.Lgs. 81/2008, come molto tossici, tossici, nocivi, sensibilizzanti, irritanti, tossici per il ciclo produttivo, cancerogeni di categoria 3 e mutageni di categoria 3 (per i cancerogeni di Categoria 1 e 2 si applicano norme specifiche), o alle corrispondenti categorie così come previste dal Regolamento CLP e che sarà a completo regime il 1° giugno 2015”.
La necessità di aggiornamento della valutazione del rischio da agenti chimici, cancerogeni e mutageni può sicuramente nascere dall’avvenuto riscontro di:
- nuovi pericoli (ad es. nel caso di variazione di classificazione di sostanze a seguito di revisioni delle stesse);
- scenari di esposizione previsti nella e-SDS (scheda di sicurezza estesa) diversi dalle modalità di impiego degli agenti chimici presenti nelle condizioni operative di lavoro realizzate in Azienda, che rendano quindi indispensabili interventi (e, se necessario, modifiche) da parte del Datore di Lavoro sulle modalità operative e gestionali.
In vista della prossima scadenza del 1 giugno 2015, si ritiene, per quanto detto, che la valutazione del rischio chimico potrà subire modifiche per la rilevanza di nuove classi di pericolo e delle nuove informazioni disponibili sulle misure di gestione del rischio ricavabili dalle SDS e soprattutto dalle SDS estese.