Contesto: La definizione di sostanza pericolosa secondo l’articolo 3, comma 10 della direttiva include “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi”. Un’azienda sostiene che i solventi coinvolti in un processo chimico sarebbero esclusi perché non rientrano in questa lista.

Risposta: Sì. I solventi rientrano nella direttiva Seveso III. La definizione “le sostanze pericolose sotto forma di materie prime, prodotti, sottoprodotti, residui o prodotti intermedi” va inteso come una lista onnicomprensiva di sostanze chimiche presenti in uno stabilimento. Questo intento è espresso più chiaramente al punto 12 nella premessa della direttiva Seveso III, come è riportato di seguito: “Quando in uno stabilimento sono presenti sostanze pericolose al di sopra di determinate quantità, il gestore dovrebbe fornire all’autorità competente informazioni sufficienti per consentire di individuare lo stabilimento, le sostanze pericolose presenti e i pericoli potenziali.”

Nota: Possono verificarsi dei casi in cui, sebbene possa esistere una motivazione teorica che suggerisca che materiali o sostanze rientrino nell’ambito di applicazione della direttiva Seveso III, è chiaro che essi non sono soggetti ad essa. Per esempio, l’amianto usato nei materiali da costruzione per la costruzione di edifici. (Fonte MinAmb)


Question: Are solvents covered by the Seveso-III-Directive?

Background: The definition for dangerous substance given in Article 3(10) of the
Directive includes “…. and present as a raw material, product, by-product, residue or intermediate…” A company claims that solvents involved in a chemical process would be excluded because they were not covered by the above list.

Answer: Yes. Solvents are covered by the Seveso-III-Directive. The text “….raw material, product, by-product, residue or intermediate, etc.” is intended as a comprehensive list covering all cases of chemicals present at an establishment. This intent is made more clear in recital (12) of the Seveso-III- Directive, as given below: ”(…) Where dangerous substances are present in establishments above certain quantities the operator should provide the competent authority with sufficient information to enable it to identify the establishment, the dangerous substances present and the potential dangers (…)”.

Note: There may be some cases which, although there could be a theoretical argument to suggest that they could fit within the scope of the Seveso-III-Directive, are clearly not intended to be covered e.g. asbestos used in building materials for the construction of buildings.

Categorie Art. 3 D.Lg. 105/15 Definizioni [Art. 3 Dir. 2012/18/UE], Sostanze pericolose, Sostanze pericolose, UE 2016, UE 2016 Art. 3 D.Lg. 105/15 Definizioni [Art. 3 Dir. 2012/18/UE], Unione Europea
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