La valutazione dei rischi in ambiente di lavoro, prevista dall’art. 17 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 81/08,  rappresenta un processo iterativo che rende necessario approfondire i diversi rischi ai quali l’operatore può essere esposto nelle aree di lavoro e per tutte le tipologie di compiti lavorativi.

Si tratta di identificare i pericoli e valutare sia i rischi di carattere meccanico (quali l’ urto, il taglio, la caduta, lo scivolamento ..) sia gli altri rischi per la salute e sicurezza, tramite strumenti e metodologie specifici, normati da Titoli quali il VI sulla movimentazione dei carichi, il IX sugli agenti chimici pericolosi, l’XI sulla classificazione delle zone ed alla valutazione dei rischi di esposizione dei lavoratori ad atmosfere esplosive etc.

E’ noto che la valutazione del rischio rappresenta lo strumento di base, essenziale all’Azienda in quanto consente di:

  1. individuare i pericoli, le possibili cause, le potenziali conseguenze, la criticità di ogni possibile intervento;
  2. scegliere le misure di prevenzione e/o protezione programmandone l’attuazione e verificandone nel tempo l’efficacia;
  3. riesaminare le specifiche realtà ed attività operative, con riferimento alle mansioni, ai posti di lavoro ed ai soggetti esposti a potenziali fattori di rischio.

In tale contesto si possono confermare le misure già in atto o decidere di migliorarle, in relazione alle innovazioni di carattere organizzativo o tecnico sopravvenute in materia di salute e sicurezza e nelle aziende complesse, il numero delle attività e dei processi, delle mansioni e  i pericoli associati rendono opportuno per il Servizio di Prevenzione e Protezione adottare metodologie, quali GISA Project, che permettano di analizzare e valutare in maniera sistematica tutti i rischi, utilizzando un unico strumento di gestione informatizzata dei dati nel tempo.

Di seguito illustriamo la metodologia GISA PROJECT, con l’ausilio di alcuni esempi applicativi chiarificatori.

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